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Le maggioranze assembleari sono uno degli aspetti fondamentali della gestione condominiale, poiché determinano come vengono prese decisioni importanti che influiscono sulla vita quotidiana e sul valore dell'immobile. Comprendere i tipi di maggioranze e le modalità di voto può aiutare i condomini a partecipare in modo informato e attivo alle assemblee condominiali.

Vediamo insieme come funzionano le principali maggioranze richieste nelle assemblee di condominio in Italia e cosa dice la legge in merito.


1. Tipologie di Maggioranza Assembleare nel Condominio

Le decisioni condominiali devono rispettare specifiche regole di maggioranza, che variano a seconda dell'importanza dell'argomento all'ordine del giorno. Ecco le principali tipologie di maggioranze assembleari:

  • Maggioranza semplice: È la maggioranza più comune e viene utilizzata per le decisioni ordinarie. Richiede il voto favorevole della metà più uno dei presenti, che rappresentano almeno un terzo dei millesimi dell'edificio.

  • Maggioranza qualificata: È richiesta per decisioni più rilevanti, come la modifica delle parti comuni. Di solito, occorre il voto della maggioranza dei presenti che rappresenti almeno la metà dei millesimi.

  • Maggioranza speciale: Questa maggioranza viene richiesta per le decisioni straordinarie o particolarmente importanti, come lavori di ristrutturazione rilevanti o cambiamenti sostanziali delle parti comuni. Richiede il voto favorevole di almeno due terzi dei millesimi.

Oltre a queste, ci sono altre configurazioni di maggioranze in base al tipo di delibera richiesta. È importante ricordare che queste maggioranze non si riferiscono solo al numero di persone presenti, ma anche ai millesimi che rappresentano.


2. I Criteri per il Calcolo delle Maggioranze

Per garantire la validità delle delibere, le maggioranze devono essere calcolate secondo specifici criteri stabiliti dal Codice Civile. Ecco alcuni elementi da considerare:

  • I millesimi: Ogni condomino possiede una quota di proprietà espressa in millesimi, in base alla quale si calcolano le maggioranze.
  • Le presenze: La maggioranza si calcola sia in base al numero dei partecipanti all’assemblea sia in base ai millesimi posseduti. Non è sufficiente raggiungere il quorum numerico; occorre anche che i millesimi siano adeguati alla decisione.

Questo sistema permette di bilanciare i diritti di proprietà con le necessità decisionali del condominio, evitando che i condomini con quote minori possano influenzare in modo eccessivo le decisioni.


3. Le Maggioranze per il Quorum Costitutivo e Deliberativo

Le assemblee condominiali richiedono il raggiungimento di due tipi di quorum per essere valide:

  • Quorum costitutivo: Rappresenta il numero minimo di condomini e millesimi necessari per dichiarare l'assemblea validamente costituita. Ad esempio, in prima convocazione è necessario che siano presenti i due terzi dei millesimi e la maggioranza dei condomini, mentre in seconda convocazione sono richiesti un terzo dei millesimi e un numero di partecipanti variabile a seconda della questione in oggetto.

  • Quorum deliberativo: È il numero minimo di voti richiesti affinché una delibera sia approvata. Per le decisioni ordinarie è sufficiente la maggioranza semplice, mentre per quelle straordinarie occorre il rispetto delle maggioranze qualificate o speciali.


4. Voti e Procure: Come Incidono sul Calcolo delle Maggioranze

I condomini impossibilitati a partecipare personalmente possono delegare altri partecipanti tramite procura. Tuttavia, è importante sapere che:

  • Ogni partecipante può rappresentare un massimo di due deleghe, salvo che il regolamento condominiale stabilisca diversamente.
  • Il voto tramite procura incide sulle maggioranze sia per il quorum costitutivo sia per quello deliberativo, quindi è fondamentale assicurarsi che le deleghe siano valide e rispettino le norme previste.

5. Le Principali Delibere e le Maggioranze Richieste

A seconda del tema trattato, il Codice Civile stabilisce diverse maggioranze per la validità delle delibere. Ecco alcuni esempi:

  • Manutenzione ordinaria (es. pulizia parti comuni): Maggioranza semplice.
  • Modifiche alle parti comuni (es. installazione di nuovi impianti): Maggioranza qualificata.
  • Ristrutturazioni e migliorie (es. rifacimento facciata): Maggioranza speciale, di solito almeno due terzi.
  • Innovazioni e cambiamenti sostanziali (es. installazione ascensore): Anche qui, maggioranza speciale o all’unanimità a seconda dell'impatto.

Conclusioni

La comprensione delle maggioranze assembleari è essenziale per gestire al meglio la partecipazione alle assemblee condominiali e contribuire alla buona amministrazione dell’edificio. Il rispetto delle maggioranze previste dalla legge non solo assicura la validità delle decisioni, ma anche la tutela dei diritti di ciascun condomino.

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