💥 Caduta in uno stabile condominiale: quando è possibile ottenere il risarcimento?
Una caduta avvenuta all’interno di uno stabile condominiale – come scale bagnate, pavimentazione sconnessa o luci fulminate – può costituire un evento dannoso risarcibile 🏢⚖️. In questo articolo analizziamo i profili giuridici, i riferimenti normativi e la giurisprudenza di riferimento, offrendo un quadro completo a chi ha subito un infortunio in ambito condominiale.
📜 Normativa di riferimento
La responsabilità del condominio o dell’amministratore si fonda principalmente su due articoli del Codice Civile:
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Art. 2051 c.c. – Danno cagionato da cosa in custodia: “Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”.
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Art. 2043 c.c. – Risarcimento per fatto illecito: “Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga colui che ha commesso il fatto al risarcimento”.
Nel contesto condominiale, la responsabilità può essere imputata:
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al condominio, per le parti comuni (scale, atrii, ascensori, cortili, ecc.),
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all’amministratore, per omessa vigilanza o manutenzione.
⚖️ Giurisprudenza rilevante
📌 Cass. Civ., Sez. III, 28.06.2022, n. 20724
La Corte ha confermato la responsabilità del condominio per la caduta di un condomino su scala resa scivolosa dalla presenza d’acqua proveniente da una perdita non riparata. L’ente di gestione è tenuto a garantire la sicurezza delle parti comuni.
📌 Cass. Civ., Sez. III, 15.02.2018, n. 3704
È stato ribadito che ai fini della responsabilità ex art. 2051 c.c., è sufficiente dimostrare il nesso causale tra la cosa in custodia e il danno. Spetta al custode dimostrare il caso fortuito, cioè un evento imprevedibile e inevitabile.
📌 Trib. Milano, Sez. XIII, 12.01.2021
Il Tribunale ha condannato il condominio per la caduta su una rampa di accesso bagnata, rilevando l’assenza di segnaletica di pericolo e manutenzione ordinaria.
🛑 Quando si ha diritto al risarcimento?
Per ottenere il risarcimento è necessario dimostrare:
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L’evento dannoso (es. la caduta);
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Il nesso causale con la cosa in custodia (scale, pavimenti, corridoi ecc.);
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Il danno subito (fisico, patrimoniale, morale).
💡 Attenzione: il danneggiato non deve provare la colpa del custode, ma il custode (condominio o amministratore) può esonerarsi solo provando il caso fortuito, ad esempio un comportamento imprevedibile dello stesso danneggiato.
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